Pranoterapeuta Pranopratico cosa fa Loretta Claudia Guglielmi Vicenza

Il Pranoterapeuta

cosa fa?



Una premessa sulla pranoterapia

La pranoterapia o pranopratica è una disciplina olistica e bio-naturale, che stimola l’equilibrio e il benessere della persona inviando frequenze riequilibranti al suo sistema corporeo e psico-emotivo. In che modo? Con l’imposizione delle mani. E no, non è una cosa da santoni.

Il corpo beneficia di un sistema bioelettromagnetico proprio, che favorisce la comunicazione cellulare all’interno dell’organismo. E non solo: questo sistema interagisce in un continuo interscambio con il mondo esterno e con i sistemi bioelettromagnetici altrui. E’ un fatto ormai assodato dalla scienza, basta seguire il link che ho riportato sopra per capire meglio di cosa stiamo parlando. E anche tu lo sperimenti in modo molto semplice nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, come puoi sentirti osservat@ senza un apparente perché – e girarti istintivamente a guardare proprio là, dove c’è qualcuno che ti sta osservando? O entrare in una stanza, e cogliere al volo se l’atmosfera fra le persone presenti è tesa o rilassata? Con un parolone, si chiama ‘scambio di correnti bioplasmiche’, o di ‘biofotoni’. E ha a che fare con il fatto che ogni corpo è fatto in ultima analisi di energia, la riceve e la trasmette.

Questo interscambio è esattamente ciò che si produce fra il pranoterapeuta e il ricevente, in modo non casuale ma diretto dal professionista competente in modo mirato, per produrre l’effetto di riequilibrio specifico che serve a chi richiede il trattamento. Niente magia, anche se era molto poetico pensarlo. Se proprio, fisica quantistica… Infatti i benefici di questo approccio sono largamente osservati oggi anche nel campo della medicina quantistica e dell’uso di apparecchi come la biorisonanza olistica. Riguardo la pranoterapia – che è peraltro molto più economica – entro più nel dettaglio in quest’altro articolo, in cui rispondo a chi si chiede se la pranoterapia ‘funziona’. In questa sede, proseguiamo con le basi.

Quindi il pranoterapeuta cosa fa?

Usa ciò che alcuni chiamano “calore nelle mani” anche se, di fatto, non si tratta di uno scambio puramente termico. E’ più un’informazione riequilibrante inviata alla persona, alle cellule, ai sistemi nervoso, endocrino, immunitario etc. tramite biofotoni. Il pranoterapeuta lavora con le mani a distanza o in appoggio al corpo, per armonizzarne l’energia sottile innescando uno stato di rilassamento profondo. Come dicevamo, non lo fa con casualità o pura ispirazione, ma sulla base di studi precisi. Ne citiamo alcuni (facendo riferimento soprattutto all’indirizzo dell’associazione professionale di cui faccio parte, ma anche ai miei interessi personali):

  • elementi dell’antica medicina induista, assieme a studi più contemporanei sul funzionamento di energie sottili e chakra
  • fondamenti di medicina tradizionale cinese (la stessa su cui si basano, ad esempio, agopuntura e shiatsu)
  • psicoenergetica, che studia come specifiche strutture fisiche e tipi di comportamento si associno a precisi eventi che ne hanno determinato l’origine, leggibili nel sistema energetico (parlo della Bioenergetica di Lowen, ma non solo)

Anche in caso di disagio o stress fisico, emotivo o mentale, il pranoterapeuta non se ne occupa direttamente. Riequilibra l’energia vitale (e l’aura), che presenterà dei disequilibri precisi in base al problema specifico. E questo che effetto può avere? Uno molto preciso ed estremamente potente, se ci affidiamo con un po’ di fiducia e volontà: stimolare il nostro sistema innato di autoguarigione a fare il suo lavoro. Se ha senso e perché, lo spiego in dettaglio in questo approfondimento su cosa la pranoterapia (non) cura.

E a cosa si applica?

Ad ogni sfera del personale, per preservare il proprio stato di benessere, o come sostegno aggiuntivo in casi di disagio fisico, emotivo o psichico. Se ne occupa dal punto di vista energetico, ovviamente, non clinico o propriamente terapeutico. Ma può stimolare risultati molto concreti. Corpo, mente ed emozioni – e, per chi vuole aggiungerla alla lista, l’Anima – sono parte ognuno a suo modo del sistema che compone l’energia vitale. Così come ognuna di queste sfere ha un impatto su tutte le altre, allo stesso modo lavorare sulle energie sottili può avere un impatto percepibile di seduta in seduta. Un impatto fisico, emotivo, psichico. E per chi vuole aggiungercelo, animico… 🙂

Per chi è utile?

Per tutti, per chi ha un problema su cui lavorare o per chi è curioso di provare. Io per mia vocazione mi sono focalizzata soprattutto sulle difficoltà di natura più interiore e personale, ma anche sullo stress, compreso quello correlato a patologie fisiche di lunga durata. Rispetto ad altre discipline olistiche, può essere una scelta ottimale per chi non ama il contatto intensivo del massaggio, ad esempio. Oppure, in presenza di disagi fisici che rendono poco accessibili o rischiose le tecniche basate sulla manipolazione del corpo.

In sintesi:

Il pranoterapeuta cosa fa?

Il pranoterapeuta o pranopratico stimola l'equilibrio e il benessere della persona inviando frequenze riequilibranti al suo sistema corporeo e psico-emotivo con l'imposizione delle mani, quindi tramite biofotoni. L'obiettivo della pranoterapia è dare stimolo al meccanismo innato di autoguarigione. favorendo nel ricevente uno stato di rilassamento profondo e vigile, e armonizzando la sua energia vitale per promuovere maggiore vitalità e benessere. E' una disciplina bio-naturale che si basa sullo studio delle medicine tradizionali orientali e dei loro costanti sviluppi contemporanei.

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