Pietre e Chakra
Le pietre e i cristalli che ho raccolto nella mia collezione sono come degli amici, e molto più che strumenti di lavoro per riequilibrare i chakra.
Sembra strano? Lo credevo anch’io. Banalmente, me ne sono appassionata perché suvvia, le pietre sono bellissime… Man mano che ho iniziato ad accoglierle e a usarle, però, ho scoperto quanto fossero reali i racconti incredibili dei cristalloterapeuti esperti. Cristalli e minerali non sono meno vivi delle piante. Cambiano aspetto man mano che vengono usati, si opacizzano quando scaricano la loro energia, tornano a brillare una volta puliti e rigenerati. E, a un certo punto, addirittura “muoiono”… Si rompono senza motivi apparenti, cadono da dove non dovrebbero poter cadere, ed è ora che tornino alla Natura. Non scherzo, anch’io ero incredula prima di vederlo con i miei occhi…
Come ogni forma di vita, quindi, anche le pietre hanno un’energia propria, individuale e singolare.
La cristalloterapia vera e propria è l’arte di favorire il naturale benessere della persona impiegando le particolari vibrazioni di frequenza di diverse pietre. Si pratica disponendole secondo schemi precisi soprattutto in corrispondenza dei chakra, che sono i principali centri energetici del corpo secondo la tradizione induista. Io non sono una cristalloterapeuta, di fatto la pranopratica resta la tecnica di base che impiego nelle mie sedute. Ma uso spesso i miei cristalli per rafforzare il mio lavoro nell’equilibrare, allineare o anche sbloccare i chakra (per usare un’espressione comune…).
Le conoscenze che impiego le ho raccolte studiando soprattutto i lavori di Katrina Raphaell – una cristalloterapeuta americana piuttosto accreditata. E in particolare, usando il suo metodo di lavoro: meditare con le pietre e i cristalli, per imparare da loro come usarle e prendersene cura al meglio. Suona ancora più strano? Provare per credere…

Inoltre, come professionista dei trattamenti olistici i miei interessi spaziano al di là della pranopratica e dei cristalli, in un percorso di curiosità e formazione continui. Con un interesse principale per il tema dello stress cronico, ma non soltanto.
