Ascolto consigliato durante la lettura: Moby, Extreme Ways
Tempo stimato di lettura e ascolto: 4 minuti del tuo tempo per Evolvere.
Se ti chiedi cosa fare per cambiare vita, forse pensi che basti scoprire la ricetta che funziona per tutti. B@lle.
Sai, mi permetto di considerarmi un po’ navigata su questo tema. Ho dovuto cambiare molte realtà nei miei anni d’azienda. Ho cambiato la mia situazione di single senza figli (durata: 10 anni) per diventare componente stabile di famiglia allargata con figli altrui. E ho stravolto completamente il mio indirizzo lavorativo a 40 anni per diventare una pranoterapeuta e una trainer spirituale. Per scoprire come cambiare vita davvero, è necessario iniziare da qualcosa di molto più difficile: cambiare approccio, cambiare visuale.
Ferm@ lì, so che lo dicono in molti, quindi non vorrei essere fraintesa. Questo non significa rinnegare te stess@, anzi. Significa accoglierti pienamente, e rinunciare a ciò che credi di sapere di te, se di fatto non corrisponde a verità. In altre parole, significa mollare qualcuno dei tuoi consueti schemi di difesa, quelli che in realtà non sono efficaci. Non ha niente a che vedere con il correggersi, o il “diventare migliori”. La questione è la trasparenza con te stess@, e nondimeno richiede volontà.
E quindi?
Quindi dobbiamo fare un passo indietro, e un primo distinguo: che cosa intendiamo, di solito, quando ci chiediamo cosa fare per cambiare vita? Lascia che oggi ti conduca lungo un excursus sul desiderio di cambiamento, sfatando senza pietà molti dei miti imperanti sul tema. Solo dopo aver fatto piazza pulita dalle c@zzate di cui siamo convinti, potremo capire come cambiare vita in un modo che ci soddisfi. Ci dedicheremo un prossimo post, che ti prometto uscirà a breve (puoi cliccare qui per sapere quando), ma già qui riceverai diversi spunti che a me hanno permesso di aprire un po’ gli occhi.
Molti di coloro che si chiedono cosa fare per cambiare vita… si stanno chiedendo in realtà come cambiare lavoro e/o come fare più soldi.
Anche l’Italia è stata travolta dal fenomeno post pandemico chiamato Great Resignation, leggi: dimissioni massive e senza pietà. E’ un inizio per cambiare vita, non c’è male. Spesso il lavoro è la nostra prima causa di stress e malcontento. E spesso la convinzione che siano necessari diversi soldi per un cambio vita non è, ahinoi, solo una convinzione. Se a questo punto ti aspettassi da me il consiglio di concentrarti forte con massima fiducia nell’Universo, e che questo sarà sufficiente per vincere al SuperEnalotto… Temo di doverti deludere.
Intendiamoci, non che io non creda nella legge di attrazione, o di risonanza, anzi. Come vedi dai link, ho già aperto dei capitoli a sé su questo punto. Qui limitiamoci a dire che a volte la convinzione non basta. E anche se funziona… Se si allineano emozioni e pensieri positivi verso il proprio obiettivo, le sincronicità iniziano ad accadere e via, citando il Maestro Battisti ci si tuffa dove l’acqua è più blu… Niente di più. Davvero, questo è il punto.
Riprendere in mano la propria vita: da dove iniziare quindi?
Se non orienti il cambiamento verso ciò di cui la tua Anima ha davvero bisogno starai meglio per un po’, crederai di essere più felice… Ma a breve, quel qualcosa dentro che non va, a cui non sai dare nome, torna a riemergere. Come il nuotatore dopo il tuffo. E l’acqua inizialmente più blu diviene a sua volta di un triste celestino sbiadito. Ti è già successo? Io di certo parlo per esperienza personale, mia e di molti altri.
La conclusione è una. Anche se ogni cambiamento positivo può aiutare a percorrere una tappa della strada, finché non metti a fuoco ciò che realmente hai bisogno di cambiare nel profondo rischi di rimanere invischiat@ in un circolo vizioso. Un’ascesa a spirale di cambiamento in cambiamento verso un irraggiungibile traguardo nel Paese di “Mai Abbastanza”.
Cambiare vita, dove andare?
Per altri, “cambio vita” equivale a “mollo tutto”. Cambio lavoro, cambio casa, cambio famiglia, regione, paese e finanche continente. Cambio qualsiasi cosa sia presente per qualunque altra cosa, purché diversa e futura. Ci si chiede come mollare tutto per cambiare vita: in altre parole, si cerca la fuga. “Scappo, dove scappo“… Ma qualunque luogo lontano e finanche straniero, qualunque paradiso fiscale, del lavoro o naturale, non sarà mai diverso dall’acqua più blu di cui sopra.
Qualcuno obietterà: conosco uno che è andato a vivere là, ha trovato lavoro, ha fatto soldi, è felice… Certo, ma prova a ripensare alle storie che conosci su chi ha trovato il suo Eden altrove. Vero o no che tutti, indistintamente, parlano della loro scoperta dell’Altrove come di un modo per ritrovare sé stessi? Per definire ciò che volevano veramente dalla vita?
Cambiare vita davvero è ritrovare se stessi.
Quindi, ce l’hanno fatta coloro che attraverso lo spostamento, l’esplorazione del Nuovo, hanno spostato anche la loro prospettiva. Che si sono permessi di lasciar emergere sé stessi e i propri desideri più profondi. Se non parti con l’intenzione di ri-scoprire il Te che non conosci, difficilmente qualunque viaggio ti cambierà. Non avrai fatto altro che delegare a un nuovo panorama la responsabilità di renderti felice. E’ il senso profondo della filosofia della Nonna Veneta: viagiar descanta, ma se te parti m0n@ te torni m0n@. E prova a pensarci: se lo sai, questa ricerca può iniziare proprio qui, senza andare da nessuna parte se non dentro te stess@.
Per alcuni, infine, il cambiamento deve essere adeguato all’età.
Sì, perché siamo peraltro convinti che per cambiare qualsiasi cosa servano l’entusiasmo, il fisico e la mente di un giovane e sano. Come se la difficoltà di cambiare aumentasse in misura direttamente proporzionale al numero di capelli grigi. E anche questo, per carità, non è che non sia – almeno in parte – vero. Con l’età la paura aumenta e l’energia diminuisce. Ma condivido una sorpresina che è stata tale anche per me.
Le parole che usiamo dicono molto di noi. Ho fatto accurate ricerche sulle parole che usiamo su Google (può farlo chiunque e i dati sono anonimi, niente di sinistro). Me l’aspettavo, nel lungo elenco risultati, di trovare espressioni come “voglio cambiare vita a 60 anni, 50, 40…”. Ma la lista era più lunga, rispetto alle mie attese. E’ rappresentato ogni lustro, ogni generazione possibile dai nonni ai cosiddetti Millennial, fino ad arrivare a loro. I 2000 e oltre.
E questa è la prova definitiva del fatto che riprendere in mano la tua vita è un desiderio dell’Anima, che non sta vivendo la Vita che le si confa.
Magari sei anche tu fra quelli che si chiedono “come cambiare vita a 15 – 20 anni”. Sei in buona compagnia, lo dice il Grande Fratello Google che tutti osserva. La verità è che il disagio è ben più diffuso di quanto credi, e che non servono solo fiato e belle speranze per uscirne. Sia chiaro, di nuovo: se ti chiedi come cambiare vita a una certa età, fai senz’altro un passo avanti, benvenuto e da incoraggiare. Ma non puoi illuderti di trovare in questo modo la vera soluzione al problema. Non è questione di cosa fare per cambiare vita a 50 anni, perché è diverso che a 20 o a 60.
Come cambiare vita: la vera soluzione quindi qual è?
Focalizziamoci sul vero problema, per poterlo risolvere. Il quid non è che vuoi una vita diversa, il quid è che vuoi una vita migliore. E cosa definisce “migliore”? I soldi? Lo status? La libertà fine a sé stessa? Perché potresti anche finire per fare palate di euro con un lavoro che ti uccide. O trasferirti a Londra piuttosto che in Brasile e riuscire perfino ad annoiarti a morte, perché non trovi ciò che realmente ami fare.
Ognuna di queste cose migliora una parte della tua vita, ma ciò che cambia davvero la vita è realizzare sé stessi. Che non significa iniziare dal trovare il lavoro, il partner, lo sbocco artistico dei tuoi sogni. Quella è la naturale conseguenza, non il mezzo. Significa accettare che, come disse Paulo Coelho, “Il guerriero comprende che il ripetersi delle esperienze ha un’unica finalità: insegnargli quello che non vuole apprendere”. Fatto questo, ecco la buona notizia: tutto quello che desideri arriverà poi senza sforzo, semplicemente.